LA RIFLESSIONE PER RITROVARSI
Il temperamento che caratterizza l’adolescenza si espande negli anni, si ha sempre meno tempo, si è sempre più impegnati e l’angoscia, che caratterizza questo postmoderno, rende le persone sempre più tristi. Forse qualcosa è stato dimenticato: fermarsi e riflettere.
VEDERE E PREVEDERE: IL PROBLEMA DELLA TECNICA
La posizione di predominio che in questo inizio di secolo è occupata dalla tecnologia a dispetto degli altri ambiti della realtà ha costretto la cultura occidentale a porsi ancora una volta il millenario quesito sull’essenza della tecnica e sulle conseguenze che ha per l’uomo ciò che essa rappresenta.
"MAGICO" NATALE
Negli ultimi decenni il Natale sembra aver perso quell’aura di sacralità e spiritualità a esso propria in quanto festività religiosa. Ma con cosa è stata sostituita? I fatti suggeriscono come il Natale venga concepito come mera occasione per abbandonare la realtà e vivere fallacemente all’interno di una dimensione cosiddetta magica.
SOGNARE CON UMILTÀ: LA CURA PER LA SUPERBIA UMANA
di Steven Drmać
Le persone umili e ambiziose non temono di scoprire di essere in errore mentre sono alla ricerca della verità sul proprio cammino: essi accettano di sbagliare perché sono consapevoli del fatto che l’errore è una parte fondamentale nel processo di crescita e di avvicinamento alla verità.
LA MISSIONE DELL'ARTE
L’Arte non imita, interpreta. Essa cerca l’idea che dorme nel simbolo, e presenta il simbolo in modo che gli uomini veggano, attraverso, l’idea. Dove no, a che varrebbe l’Arte? La natura è per essa il manto dell’Eterno: il reale è l’espressione finita del Vero: le forme sono i limiti nel tempo e nello spazio della potenza della Vita.
UNA PICCOLA PARTE DI ME
Immaginando la nostra vita come un libro, tra tutti gli amici che abbiamo solo quello che indichiamo come vero amico ci accompagnerà fino all'ultima pagina.
L'INSOPPORTABILE SUPERFICIALITÀ DEI POLITICI
Il politico non guarda al futuro dello Stato in cui andrà a governare, o alla moralità delle proprie azioni perché non ritiene ci sia qualcosa di intrinsecamente più morale o giusto di qualcos’altro; davanti all’inesistenza di valori il politico agisce solamente interessandosi del proprio tornaconto personale, senza prendere in considerazione le conseguenze che le proprie azioni comportano.
LA FOLLIA DEI VILLAINS
L’errore di Ego e di Steppenwolf è in questo senso l’errore di ogni dittatore, di ogni potente che, sfoggiando i muscoli, riesce a zittire le voci di dissenso per un certo periodo; la pretesa di potersi porre allo stesso modo nei confronti di qualsiasi cosa, senza considerare le peculiarità di ciascuna.
LA FESTIVITÀ E IL RITMO DEL TEMPO SOCIALE
di Simone Basso
Le celebrazioni e le festività, susseguendosi di anno in anno, traducono il tempo fisico in tempo sociale, regolano l’esperienza dello scambio tra l’individuo e la comunità. Ma come sono giunte ad essere ciò che sono, e che strada seguire per farle divenire ciò che si vuole che siano?
IL RIEMERGERE DELLA DESTRA: PERCHÉ NON SE N'È MAI ANDATA
L’arma più potente è la paura. La speculazione su tale sentimento è il metodo più efficace. S’individua un capro espiatorio e gli si addossano tutte le colpe, fomentando il popolo a credere che l’eliminazione di questo capro risolverebbe tutti i mali. Ogni principio morale sembra svanire quando ci viene toccato un piccolo pezzo della nostra libertà e ci si affida di conseguenza a chi ce lo potrebbe ridare.
MAL D'AFRICA: UNA VERA E PROPRIA MALATTIA GLOBALE
In linea di principio, la strategia che prevede la ricerca degli elementi critici e il convoglio degli sforzi per eliminarli a monte del problema è in ogni caso quella più ragionevole ed efficace; qui l’obiettivo delle forze in campo è attuare politiche che permettano la nascita in ciascun paese di partenza delle condizioni per cui il suo cittadino non sia spinto a lasciarlo per cercarle altrove, che siano pace o lavoro, in generale il sacrosanto benessere, se non la vita, molte volte. In Africa, il continente di cui si parla, tutto questo non sta avvenendo.
NATALE RAZIONALE
La tradizione trabocca di sapienza. Ma il postmoderno non vi sa vedere nulla, se non ciò che gli è proprio: fideismo e miseria della verità. Invece...
LA POTENZIALITÀ CONCETTUALE DEL RAP
E LA SUA PUNTUALE DISATTESA
Dalla “vecchia scuola” che si vanta del suo status “da ghetto”, di una vita trascorsa facendo a botte con le bande rivali nei vicoli scuri delle grandi città, o combattendo a suon di insulti e spinelli uno Stato oppressore che non concede loro chissà che cosa, a quella “nuova”, decisamente peggiore, che ama dilettarsi in ogni bassezza umana immaginabile, il rap, nel suo lato contenutistico, è indubbiamente inguaiato nella sua mediocrità.
LODE ALL'AMORE: DELLA DIPENDENZA E DELL'ALTRO
Probabilmente si afferma “ti amo” con troppa facilità, ci si innamora con estrema velocità, sempre rivendicando – come uno stendardo in guerra – la “propria libertà”, affermando con misero trasporto queste parole, così come quelle conclusive “non ti amo più”. Questa finta libertà e tutte le teorie che la scienza tecnica ha messo in campo, non sembrano portare desiderosi frutti: più l’uomo postmoderno è alla ricerca di una intima sicurezza, e meno appaga il proprio bisogno di amore.