di Eva Polo
Un uomo consapevole vive meglio perché è a conoscenza delle conseguenze delle sue azioni e sa che il bene che può fare agli altri, anche se può causargli degli apparenti svantaggi nell’immediato, è sempre quello da fare perché porterà al bene di tutti.
di Antonio Andretta
Tutti la ricerchiamo e ci affaccendiamo per ottenerla, ma sembra che la nostra società sia piuttosto attrezzata per farcela sfuggire.
Le statistiche rivelano che gli italiani si stanno progressivamente allontanando dalla lettura. Tuttavia tale attività risulta di estrema necessità per la crescita e lo sviluppo equilibrato dell’identità personale.
di Tommaso Bertollo
È paradossale il fatto che non solo chi ha realmente cambiato il mondo si sia sempre dovuto scontrare con la grande massa di chi condivideva idee a lui avverse, ma che, pur elogiando chi possiede una certa autonomia di pensiero, tutti cerchino di stroncare ogni accenno di idea che si discosti dalla quelle possedute malamente dalla massa.
Alla mafia, alla corruzione contribuiamo tutti noi ogni giorno quando ce ne stiamo in silenzio davanti a un sopruso, quando mentiamo, quando facciamo i furbi e i furbetti.
di Steven Drmać
Spesso ci opprime fin quasi al punto di toglierci il respiro e lasciarci impossibilitati ad agire, ma a ben vedere costituisce il motore delle nostre vite.
Essere presente al Salone del lavoro e della creatività è una esperienza fondamentalmente rivelatoria.
di Ludwig Van Beethoven
Con gioia vado incontro alla Morte – se essa venisse prima che io abbia avuto la possibilità di sviluppare tutte le mie qualità artistiche, allora, malgrado la durezza del mio destino, giungerebbe troppo presto; e indubbiamente mi piacerebbe ritardarne la venuta.
di Luca Crivellaro
Le persone non pensano quasi mai al futuro o a migliorarsi, ma solo ai piaceri temporanei. Questa prospettiva corrisponde al concetto “questa è la mia opinione”; affermando ciò, noi ci liberiamo dal confronto con gli altri, riuscendo a sfuggire magari ad una situazione di disagio, ma eliminando ogni possibilità di progresso del nostro pensiero.
Nessuno voterebbe contro i governanti se i politici avessero davvero in mente il bene pubblico e non il proprio. Il messaggio che dovrebbe passare, da questi voti anti-establishment, è che la politica sembra ormai aver smarrito il compito per cui esiste: far sì che il bene dello Stato venga prima dell’interesse del singolo.
di Ivan Mosca
Coloro che definiscono il futuro dei nostri figli credono di essere realisti e tuttavia filtrano l’esperienza della realtà attraverso lenti distorte, il cui fine è solo apparentemente descrittivo. La questione sollevata dalla domanda 10 spinge a informarsi meglio sul test Invalsi, con risultati che lasciano basiti.
di Lucio Anneo Seneca
Perché vogliamo ingannarci? Non viene dall'esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle nostre stesse viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati. Se pure cominciassimo a curarci, quando potremo disperdere le enormi forze di tante malattie?
L'Occidente ad oggi rappresenta la porzione geografica che primeggia in tecnologia, economia e politica; nonostante questo la paura per la morte rimane un problema insito nelle moderne culture postindustriali, diversamente da paesi che, nonostante la scarsità di mezzi e di ricchezze, sono riusciti a conciliarsi con uno degli interrogativi più antichi dell'uomo.
Un colosso è riuscito a tener testa ad un altro colosso. Speriamo però che le "denunce" non si arrestino qui, e che l'evento accaduto sia occasione per riflettere tutti sulla contraddizione profonda che vede la sentenza della magistratura opporsi proprio al senso della quotidiana prassi degli stessi "vincitori" della causa.
di Simone Basso
Voler convincere non significa voler imporre all’altro la propria idea, ma aspirare a mettere alla prova più radicalmente possibile ciò in cui si crede, attraverso il confronto.
Il fariseo ‒ che accetta le leggi in maniera fideistica e sfrutta la loro mera forma per giustificare le proprie azioni o mancate azioni – è un pericolo per la democrazia, è un elemento di forte arretratezza per una popolazione, perché nell’accettare le leggi così come sono accetta allo stesso tempo i loro limiti, senza far niente per superarli.
In un mondo dove l’unica ricerca è quella dell’utile, dove non vi è l’idea di sbracciarsi per giungere a un obiettivo che ci si prefissa di raggiungere, un mondo dilaniato dall’idea dell’arrivare subito e sicuramente, senza ostacoli, una realtà che non ammette il pensiero razionale e che preferisce far “scegliere” nell’assoluta irrazionalità l’uomo.
Una volta decaduto il valore che caratterizza un determinato luogo, l’interesse verso di esso non può, ovviamente, che seguirlo nella stessa sorte, annullando in questo modo il senso stesso delle azioni guidate da quell’interesse, che nel loro complesso risultano nel turismo di quel luogo.
Il manuale, di fondo, ha come obiettivo una sorta di sintesi efficace del marasma storico-concettuale che dà vita alla situazione contemporanea, sotto qualsivoglia aspetto, della propria nazione e del mondo intero. Se questo obiettivo così disposto sulla carta (ossia astraendo dalla maniera in cui simil scopo possa venir inteso) può ritenersi più che nobile, di fatto ciò che ogni scolaro sperimenta risulta l’esatto opposto di quanto gli autori e i fautori del “partito manualistico” si erano prefissati.
Il sogno di vita dell’uomo postmoderno sembra consistere proprio in questo: riempire ogni momento di piaceri immediati, sensibili e disimpegnativi, sempre diversi ma accomunati dalla loro in-consistenza.