Leggendo le pagine dell’ultimo romanzo di Alessandro D’Avenia, L’appello, entriamo in contatto con un tema a mio parere fondamentale per l’educazione scolastica, ossia il rapporto insegnante-alunno. In questo breve articolo cercherò di far vedere come lo scopo della scuola non debba essere solamente far sì che l’alunno apprenda qualcosa, ma che grazie ad essa ogni studente impari a conoscere il proprio nome e quello degli altri, entrando in contatto con l’unicità di ciascun componente della classe.
Pandemia, pandemia delle mie brame chi è il meno democratico nel reame? Tu, mio esperto, e tu da solo: senza dati la discussione non deve iniziare, con i dati la fai terminare.
Il nuovo film della Marvel, Spider-Man: No Way Home, tramite il richiamo a uno dei più noti supereroi, riesce a portare nelle sale un messaggio fondamentale: l’idea che tutti abbiano diritto a ottenere una seconda possibilità.
Il futuro dell'umanità – il suo benessere – è minacciato sempre più: alla povertà estrema si sono aggiunti il cambiamento climatico, sempre più catastroficamente ineluttabile, e le pandemie. Lontana può sembrare la drammatica possibilità di conflitti bellici su larga scala, ma la spesa militare indica il contrario. Però, proprio questa tragica minaccia potrebbe essere trasformata in soluzione, come spiegano decine di Premi Nobel in questo appello che hanno sottoscritto.
Rapsodico tentativo di intravedere, attraverso due manifestazioni della cultura, una caratteristica dell'essere umano contemporaneo.
Il libro di Paolo Favilli ritorna al grande capolavoro di Marx, per invitare a riflettere sul capitalismo in un momento in cui, pur essendo diversissimo da quello ottocentesco, sembra aver definitivamente trionfato.
Per Eraclito era il capo degli ingannatori, per Diogene Laerzio un uomo prodigioso, per Empedocle un genio capace di anticipare il sapere di epoche future. Al di là delle testimonianze, Pitagora e i suoi discepoli furono in grado di decifrare l’universo molti secoli prima della Rivoluzione scientifica.
di Consuelo Luzietti
La vita del giovane professore si era sempre fondata sulla libertà, la quale non aiuta a vivere, al contrario ci pone dinanzi a delle grandi responsabilità. Essere liberi è una condanna, come scrive nell’opera "L’esistenzialismo è un umanesimo". "L’età della ragione" indaga il significato di questo grande tema.