Nel pensiero geofilosofico del giurista tedesco la terra e il mare sono elementi in grado di influenzare inesorabilmente il destino delle grandi potenze; non basta essere in grado di dominarli, ma è necessario sentirsi integralmente parte di essi.
di Giovanni Zuanazzi
Secondo Origene, nel Prologo del Vangelo di Giovanni, ho theós («il Dio») indica il Padre, l’Origine di tutto, mentre theós («Dio») designa il Figlio, il Logos coeterno al Padre. Potrebbe sembrare una semplice sottigliezza grammaticale, ma l’uso dell’articolo ha profonde implicazioni teologiche: consente infatti di distinguere le due Persone della Trinità senza compromettere l’unicità di Dio.
FILOSOFIA E CRISI CLIMATICA: PENSARE CON CHIAREZZA PER CONTRIBUIRE A CHIARIRE IL FUTURO DELL'UMANITÀ
Daniele Fulvi risponde alla domanda “Come può la filosofia contribuire a garantire il futuro dell’umanità?” Concentrandosi sull’esempio della crisi climatica, Fulvi suggerisce che la filosofia non vada ridotta a una semplice forma di educazione morale, il cui scopo è quello di generare speranza per il futuro. Al contrario, il modo migliore in cui la filosofia può contribuire a garantire il futuro dell’umanità è tramite un pensiero chiaro e adeguato riguardo la condizione esistenziale e planetaria generata dalla crisi.
Questo articolo ha ottenuto il Terzo Premio nel Global Essay Contest 2024 per Daily Philosophy. Qui viene riprodotta una traduzione dell’articolo originale in inglese, pubblicato da Daily Philosophy a questo link. Si ringrazia la redazione di Daily Philosophy per il permesso a riprodurre una traduzione di questo articolo.
di Michele Rossi
Il governo Barnier è collassato, per ora non si può votare, Macron è alle corde pronto per essere cotto a puntino. Oppure no? In questa Incursione illumineremo i motivi filosofici per cui il presidente francese può dormire sonni tranquilli. Nulla di platonico o cabalistico, ma il semplice aiuto di una vecchia alleata: la stupidità delle opposizioni.
In che modo la nuova serie TV di Disney+ sul celebre caso di Avetrana si schiera dalla parte degli avetranesi, risollevando dopo anni la questione dell’accanimento mediatico verso vittime, familiari e cittadini?
di Mario Magini
La nascita della tragedia dallo spirito della musica è la prima e vera opera di carattere filosofico oltre che filologico di Friedrich Nietzsche. Caratterizzata da un’esposizione asistematica, esprime un percorso in parallelo tra la storia della tragedia e quella della società greca.
Cosa può insegnarci uno tra i più grandi conoscitori dell'animo umano, Dostoevskij, di nuovo e di utile per la nostra contemporaneità? Come è stato recepito al suo tempo e perchè la Leggenda del grande inquisitore, che sembra essere relegata al mondo della religione e del passato, è invece ancora terribilmente attuale? Questi sono gli obiettivi che l’articolo si propone di raggiungere, attraverso la lettura e il confronto di alcune tra le più grandi opere del Maestro russo, trattando temi di estrema attualità, come il rapporto tra libertà e felicità, coscienza e sofferenza, ma anche tra l’uomo e il divino.
Il modo in cui i nostri media hanno affrontato le elezioni del 5 novembre sembra essere il segno di una strutturale subordinazione psicologica, l’espressione di una soggezione culturale italiana nei confronti degli Usa; un atteggiamento diffuso che si manifesta in tanti aspetti dell’opinione pubblica.
di Sir Roger Scruton. Traduzione a cura di Enrico Di Coste
La “presunzione di innocenza”, altresì chiamata “innocenza fino a prova contraria”, è il faro che irradia il funzionamento giuridico delle società democratiche e che disgiunge il momento dell’accusa dal momento della colpevolezza. Tuttavia, brusche incursioni di nuovi media all’interno della nostra civiltà e la complicità di media più vecchi, esasperati da esigenze di giustizialismo sommario, pongono la presunzione d’innocenza sotto un numero crescente di fuochi (segnando non poco le vite concrete degli individui) e ottenebrano la separazione dei due suddetti momenti rendendola marginale. È possibile arginare questa tendenza? Roger Scruton prova, con preoccupazione e ironia, a illuminare la ripida via dell’educazione e dell’esempio affinché emerga un humus culturale che contrasti le nostre disposizioni più impulsive e degradanti, così suadentemente intercettate e incentivate dall’odierno pot-pourri mediatico.