LA CRISI DELLA VERITÀ NELL'INFOSFERA

di Salvatore Grandone


L’avvento dell’infosfera ha generato una trasformazione profonda nella relazione dell’uomo alla verità. Indagare il mutamento in atto è importante per comprendere in che modo si stia evolvendo il nostro rapporto con noi stessi, con gli altri e con il mondo.




Partire o restare come il parlare o morire dell'Heptaméron: ci sono delicate circostanze di vita per cui si pensa che la soluzione sia una bianca o nera presa di posizione. Ma una così netta polarizzazione non può essere una risposta autentica. Così, tra parlare o morire, ciò che conta è l'integrità della verità. Nello stesso modo, come per Ulisse, tra partire o restare ciò che conta è sempre il ritorno.




Nell’orizzonte didattico e pedagogico contemporaneo la classe è pensata soprattutto all’interno di una prospettiva cognitivista. Essa è vista come un elaboratore complesso di informazioni provenienti dall’ambiente (il docente o altre fonti di stimoli). Ogni alunno può svolgere diversi ruoli in base ai compiti affidati. L’obiettivo finale (l’output) è lo sviluppo di una serie di competenze individuali e relazionali che dovrebbero essere misurabili attraverso specifici descrittori. La competenza si manifesterebbe con comportamenti e atteggiamenti identificabili in modo inequivocabile. Il presente articolo contesta l’approccio cognitivista, proponendo un modello biologico che ha il suo centro nel concetto di autopoiesi sviluppato da Francisco Varela e Humberto Maturana.





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