La via semplice

 

La natura è da sempre fonte di ispiratrice di grandi filosofi grazie alle sue dimensioni di semplicità e armonia. 

 

 

L’uomo moderno si è abituato ad associare la Filosofia a qualcosa di complesso, astratto, a tratti quasi aleatorio. Sembra quasi che trattare di “discorsi filosofici” sia una perdita di tempo, in una società dove il valore dell’Homo viene misurata in produttività. "Siamo" nella misura in cui "Produciamo". Forse il male del mondo moderno sta proprio in questo pensiero fallace, che porta a complicare sempre tutto e ad osservarci in questa dimensione, perdendo di fatto il contatto con la dimensione più profonda del Sé che non è più percepito come qualcosa di “interno” all’Essere Umano, quanto, al contrario, qualcosa di esterno, a cui tendere con un movimento che dal dentro di noi ci porta all’esterno.

 

La Filosofia in realtà nasce come disciplina auto-rivelatrice, attraverso l’osservazione, l’analisi e lo studio infatti porta la Persona a maturare consapevolezze personali, ad evolvere, è un movimento che dall’esterno porta dentro di noi. Attraverso l’Altro da Sé, la relazione, lo scambio dialogico ma anche energetico impariamo, apprendiamo, facciamo esperienza, insomma, evolviamo. E’ un processo naturale e armonico, non sempre facile certamente, ma a cui dobbiamo imparare ad abbandonarci perché sia possibile.

 

Ecco perché la Natura è da sempre stata fonte ispiratrice di grandi filosofi del passato e anche del presente, proprio perché in una dimensione di semplicità e di armonia riesce a fornirci spunti di riflessione importanti, evolutivi, riesce a far recuperare parti di noi che in un percorso ontogenetico e filogenetico abbiamo smarrito e ha il dono di farlo con semplicità, senza eventi eclatanti, addestrandoci di fatto alla contemplazione e alla Presenza al Qui ed Ora.

 

Abbiamo alberi che ci insegnano la lezione del lasciar andare, senza l’attaccamento tipico egoico e a volte egoistico. Lasciar andare le foglie non esime l’albero dal dolore ma esso si fida del processo in corso e si abbandona, abbandonando di fatto una parte di sé di cui non solo non ha più bisogno, ma che risulta anche dannosa. Se un albero infatti trattenesse le foglie secche dell’autunno, non avrebbe possibilità di superare le rigide temperature invernali, né di rigenerarsi con il mite clima primaverile. Sarebbe destinato a “morire lentamente”, senza rendersene conto, in un percorso di sopravvivenza che è molto diverso dalla Vita. Quanti Esseri Umani, quanti di Noi devono trovare il coraggio di farsi albero (o foglie!) lasciandosi andare al flusso della vita, non trattenendo altri in relazioni, situazioni o eventi in cui sentono di sopravvivere anziché Vivere, fidandosi del processo e della propria capacità di superare quel dolore.

 

 

 E’ un insegnante prezioso il fiume che giunto alla foce segue il flusso, senza remare contro la corrente e diventa mare. Si dice che nel momento stesso in cui il fiume diventi mare provi un sussulto di paura ma non permette ad essa di bloccarlo. Ecco, quante volte noi Umani (piccoli fiumi) per timore di diventare qualcosa di grande ci auto-sabotiamo nel diventare mare? Quanti di noi hanno bisogno di essere e sentirsi fiumi?

Il libro “La Via Semplice. Ritornare alla Saggezza della Natura e degli Animali per Ricominciare ad Essere Umani”, edito da Phanes Publishing e scritto dal dott. Simone Migliorati è esattamente un viaggio in questa direzione, quella del semplificare la vita partendo dagli spunti evolutivi della Natura che diventano quasi un viaggio alla scoperta della propria EcoSpiritualità.

Siamo giunti davvero ad un bivio. Possiamo scegliere che strada intraprendere. O lasciamo andare il “delirio” di onnipotenza e di controllo tipicamente umano e riaccediamo alla saggezza della natura, nella sua meravigliosa semplicità e nella sua spettacolare imperfezione, oppure possiamo continuare sulla strada che abbiamo ormai intrapreso, sapendo che non condurrà a nulla di buono, un vicolo a fondo chiuso dal quale non potremo più tornare indietro...

E se da un lato ci aspettiamo che sia il mondo intero a dover cambiare, partendo dall’alto, dall’altro siamo noi a rifiutare ogni piccola forma di cambiamento, anche solo di paradigma, di punto di vista, di considerazione di Sé come parte di un tutto più ampio. Eppure è da qui che si deve partire, dalla base. Dal cambiamento epocale che ciascuno di noi può essere per se stesso e per la propria vita, che si propagherà poi all’esterno, portando ad un vero cambiamento nelle menti e nei cuori delle persone.

E questo cambiamento? Che caratteristiche deve avere? Quali aspetti di noi richiede vengano messi in discussione? Cosa dobbiamo imparare? Ecco le domande tipiche che probabilmente ad una mente umana vengono in mente...

SEMPLICITÀ e NATURA. Non c’è altra via. Lasciare andare tutto ciò che non è più necessario, tutto ciò che ci allontana dalla Nostra Meravigliosa Essenza per lasciare emergere la meravigliosa creatività e il potere (non inteso in chiave negativa ed egoica), ma come qualcosa di potenzialmente trasformativo, foriero di una nuova era, di nuove possibilità, di nuovi mondi. Serve tornare alla saggezza della Natura (in ogni sua manifestazione e forma) per tornare ad essere Animali Umani. Ricontattare l’Umanità degli abitanti della Terra è possibile e oggi più che mai necessario e non possiamo fare altro che abbandonarci all’idea di essere Animali (Umani) e Ospiti della Natura, che ci accoglie, accompagna, insegna e non può essere dominata.

In questo libro la Natura ci accompagnerà, attraverso pillole filosofiche di saggezza, a compiere un viaggio, anzi, IL viaggio dentro noi stessi, per permetterci realmente e autenticamente di cambiare, evolvere, crescere...

Ecco, la Natura Maestra è pronta a mostrarti la Via. La Via della Semplicità.

 

29 gennaio 2025

 








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